Fine anno, tempo di bilanci. Al termine di questo 2025 abbiamo tracciato un’analisi della prima parte di stagione della Cadetta del Tiesse Robot Calvisano insieme all’assistente allenatore Mauro Paghera, uno dei veterani del nostro club.
Mauro: la partenza nel campionato di Serie C è stata ottima poiché in sei partite disputate sono appunto arrivate sei vittorie che significano il primato della classifica. Sei soddisfatto?
“Sono molto contento per i ragazzi, perché sia in campo che in allenamento mettono tutto ciò che hanno. Inoltre, diamo un minutaggio equo a tutti e di conseguenza il turnover ci permette di avere sempre atleti in forma in tutti i ruoli”.
Quali sono gli aspetti da migliorare?
“Dobbiamo essere maggiormente cinici e più freddi in alcune scelte. I numeri certificano che abbiamo segnato tanto ma al tempo stesso dobbiamo diventare più prolifici e imparare a sfruttare meglio i momenti chiave in partita”.
A gennaio ci attendono due scontri diretti molto importanti. Quali sono i dettagli che possono fare la differenza nelle sfide contro Cus Pavia e Oltremella?
“Siamo consapevoli che il mese prossimo troveremo due avversarie molto attrezzate sul nostro cammino e contro le quali cercheremo appunto di giocarci tutte le nostre carte. Come ho risposto precedentemente, quando abbiamo la possibilità dobbiamo segnare sempre e cercare di indirizzare le partite sui binari giusti. Nei prossimi allenamenti inseriremo delle nuove giocate in modo da far sentire in confidenza tutti i giocatori nell’arco degli ottanta minuti”.
Questa è la tua seconda stagione completa da assistente allenatore e soprattutto da responsabile dei trequarti a Calvisano. Per te che sei un uomo di mischia con quasi trecento di presenze da giocatore in Serie A (la maggior parte delle quali nel nostro club), ci racconti quanto stai raccogliendo da questa tua importante e intrigante sfida personale?
“Per me è una sfida enorme. Due anni fa, ho scelto volontariamente di mettermi in gioco nella mia attività da tecnico con i trequarti che non sono il mio reparto di provenienza e devo dire che questa decisione mi ha permesso di studiare, crescere e soprattutto migliorare. Ammetto di avere delle lacune ma sto cercando di mettere tutta la mia conoscenza a disposizione della squadra. I giocatori sono contenti per le metodologie di lavoro che sto impartendo supportato dal capo allenatore Beppe Mor con il quale ho un ottimo rapporto. Qui a Calvisano si lavora in team e tutto funziona molto bene”.
PHOTOCREDIT: Luigi Caserini